Le Portatrici, per le quali il Generale Lequio, Comandante il settore "Carnia", ebbe parole di altissima stima e plauso, operarono volontariamente ed erano una vera e propria forza di supporto ai combattenti al fronte. Dotate di un apposito bracciale rosso con stampigliato il numero del reparto da cui dipendevano, erano adibite per i rifornimenti sino alle prime linee, con carichi di 30-40 e più kg, La loro età variava dai quindici ai sessant'anni e, nelle emergenze, venivano affiancate anche da ragazzi e anziani. Nei casi di particolare necessità, potevano essere chiamate in ogni ora del giorno e della notte. Furono compensate con una lira e cinquanta centesimi a viaggio, equivalenti a circa 4 Euro odierni. Tre di loro rimasero ferite: Maria Muser Olivotto, Maria Silverio Matiz da Timau e Rosalia Primus da Cleulis. Una fu colpita a morte: Maria Plozner Menti.