Nel 1988, per iniziativa del Cv. Lindo Unfer, sostenuta con entusiasmo da alcuni valligiani, soci del Gruppo Alpini "Monte Freikofel" e della Sezione Combattenti e Reduci di Timau, piccolo abitato alla testata della val But, veniva costituito un "Comitato Pro Monumento a Maria Plozner Mentil e alle portatrici carniche" nell'intento di tramandare alle nuove generazioni un'opera che ricordasse i sacrifici di oltre un migliaio di donne della Carnia, chiamate a rifornire i combattenti operanti sui monti circostanti nel corso della Grande Guerra 1915-1918. La corale risposta all'invito da parte di Enti pubblici e privati, di Associazioni e di singoli cittadini consentiva, il 5 luglio 1992, di inaugurare nella piazza del paese, con grande solennità, il monumento ricordo, raffinata opera d'arte realizzata dal professor Antonino Tinaglia di Udine. Quale attività di contorno, veniva presentata nei locali della ex scuola materna di Timau una mostra storica relativa alle operazioni belliche che hanno avuto per scenario il settore di fronte compreso tra il Monte Peralba e il Monte Rombon, denominato "Zona Carnia". Il successo ottenuto dalla mostra, superiore ad ogni aspettativa, ed il desiderio di non disperdere un così importante patrimonio documentale, sciolto il Comitato pro-monumento, veniva costituita da volenterosi valligiani la "Associazione Amici delle Alpi Carniche", che si riprometteva di trasformare la mostra in un museo permanente della Grande Guerra. Così giorno dopo giorno, con i suggerimenti, le donazioni ed il lavoro dei soci dell'Associazione, il museo veniva ad assumere una veste sempre più organica tanto da invogliare associazioni culturali e scolaresche a salire a Timau, accolte dal Direttore del Museo, il Cavaliere Ufficiale Lindo Unfer, un timavese che dopo aver servito lo Stato nei ranghi della Polizia si è dedicato a tempo pieno all'iniziativa. Nelle sale che costituiscono il museo si possono ammirare migliaia di reperti, memorie di un passato che ha profondamente segnato le coscienze di tutti noi. Ma si sa, tutto deve essere aggiornato ai ritmi e ai tempi della vita, tutto deve rispondere a canoni e requisiti precisi. Così la scuola materna deve essere adeguata agli standard di ricettività così come l'esposizione museale deve adeguarsi a determinati e specifici percorsi. Nasce così l'esigenza di un contributo a volere sull'obbiettivo dei Fondi Europei - integrato da fondi dell'Amministrazione Comunale di Paluzza - per studiare le problematiche emergenti. Il gioco è semplice: progetto preliminare - richiesta fondi affidamento di un incarico a professionista - progetto definitivo, acquisizione pareri…. Nel mese di settembre del 2006 sono iniziati i lavori di ristrutturazione che rivoluzioneranno i locali.

Ora, nel 2017, i lavori all'interno del museo possono dirsi completati; la nostra realtà può regalare alcune ore di assoluta cognizione storica in tutti i suoi aspetti. Mentre al piano terra si può visitare il periodo sulla Grande Guerra, al piano superiore trova allocazione la fedele riproduzione di un'aula della scuola elementare di Timau, una sala dedicata alla comunità germanofona di Timau-Tischlbong e una sala che ospita la seconda guerra mondiale e la tragedia dell'Armata Cosacca in transito attraverso l’abitato nella primavera del 1945. Sempre al piano superiore, un'ampia sala multimediale che ospita convegni, conferenze ed assemblee.